Gian Carlo Menotti nasce il 7 luglio 1911 a Cadegliano, in provincia di Varese. Alla tenera età di sette anni, sotto la guida della madre, inizia a comporre le sue prime canzoni e quattro anni più tardi scrive parole e musica della sua prima opera, “La morte di Pierrot”.

Nel 1923 inizia formalmente gli studi al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, dietro suggerimento di Arturo Toscanini. Dopo la morte del padre, sua madre lo prende con sè per trasferirsi negli USA, dove il Giovane Gian Carlo viene iscritto al Philadelphia’s Curtis Institute of Music. Completa i suoi studi musicali approfondendo il lavoro di compositore sotto la guida del maestro Rosario Scalero.

Il suo primo lavoro in cui si denota una certa maturità artistica è l’opera buffa “Amelia al Ballo”, che esordì al Metropolitan di New York nel 1937, e che ebbe talmente tanto successo che una commissione della National Broadcasting Company commissionò a Menotti la scrittura di un’opera dedicata alla trasmissione radiofonica: “The old maid and the thief” (Il ladro e la zitella). Nel 1944 scrive sia la sceneggiatura che le musiche di “Sebastian”, il suo primo balletto. Tiene un Concerto al Piano nel 1945 poi torna a dedicarsi all’opera con “The Medium” (La Medium, 1945), seguita da “The Telephone” (Il Telefono, 1947): entrambi ottengono un prestigioso successo internazionale.

“The Consul” (Il Console, 1950) vale a Gian Carlo Menotti il Premio Pulitzer per la maggiore opera musicale dell’anno, oltre a una copertina sulla rivista “Time” e il premio New York Drama Critics Circle award. Segue nel 1951 “Amahl and the night visitors” (Amahl e gli ospiti notturni), forse il suo lavoro più conosciuto data la sua caratteristica classica natalizia, composta per la NBC. Appartiene a questo periodo di grande creatività anche l’opera “The Saint of Bleecker Street” (La Santa di Bleecker Street), rappresentata per la prima volta nel 1954 al Broadway Theatre di New York, e con la quale Menotti vinse il suo secondo Pulitzer.

Sul finire degli anni ’50 Menotti ha limitato la sua pur prolifica attivitá di compositore per dedicarsi alla creazione (1958) del prestigioso “Festival dei Due Mondi” di Spoleto, di cui è stato fin dall’inizio il conduttore indiscusso. Grande e devoto sostenitore della collaborazione culturale tra Europa e America, Menotti è il padre del Festival di Spoleto, che abbraccia tutte le arti, e che è divenuto nel tempo una delle più importanti manifestazioni europee. Il festival è letteralmente divenuto “dei due mondi” nel 1977 quando Gian Carlo Menotti ha portato la manifestazione negli USA dirigendolo per 17 anni. Dal 1986 ha diretto tre edizioni anche in Australia, a Melbourne. A molte delle opere liriche programmate al Festival di Spoleto, Menotti ha prestato la sua abilità di regista, ottenendo per questo consenso unanime di critica e pubblico.

Menotti ha scritto i testi delle sue opere in lingua inglese, con l’eccezione di “Amelia goes to the ball”, “The Island God” e “The last savage”, che originariamente scrisse in italiano. Tra le opere più recenti vi sono “The singing child” (1993) e “Goya” (1986), scritta per Placido Domingo. Altri lavori recenti sono il suo “Trio per piano, violino e clarinetto” (1997), “Jacob’s Prayer”, una cantata per coro e orchestra, commissionata dall’American Choral Directors Association e che è stata presentata a San Diego California nel 1997, “Gloria”, scritta in occasione dell’assegnazione del premio Nobel per la Pace 1995, “For the Death of Orpheus” (1990) e “Llama de Amor Viva” (1991).

Nel 1984 Menotti ha ricevuto il premio Kennedy Center Honor, riconoscimento per la sua vita spesa a sostegno e a favore delle arti. Dal 1992 al 1994 è stato Direttore Artistico dell’Opera di Roma.

Fino al giorno della sua scomparsa, avvenuta a Montecarlo il giorno 1 febbraio 2007, è stato il compositore d’opera vivente più rappresentato al mondo.