Caricamento Eventi

« Tutti gli Eventi

  • Questo evento è passato.

SatItalie

14 Settembre @ 17:30

SatItaliE è un programma che gira intorno alle opere pianistiche di Satie. Infatti alcuni compositori italiani si sono fatti ispirare da Satie per scrivere dei propri mondi compositivi che in un modo o nell’altro richiamano all’ineffabile suono satiano

Marco Ranaldi – pianoforte

Programma

Erik Satie (1866-1925)
Troisième Gnossienne (1890)
L’Enfance de Ko-Quo (1913) I Ne bois pas ton chocolat avec tes doigts. IINe souffle pas dans tes oreilles. III Ne mets pas ta tete sous ton bras.
Danilo Lorenzini (1952)
Poema Notturno (1977)
Giulio Castagnoli (1958)
Qui conta come Narcis …(omaggio a Luigi Dallapiccola) (1982)
Filippo Del Corno (1970)
Rifugio Intermedio (1983)
Antonio Giacometti (1957)
La Lecon. 3 Variations d’un thème par Monsieur Erik Satie (1993-trascr.2025)
Rossano Pinelli (1961)
In memoriam (2016)
Marco Taralli (1967)
Thymos (2005)
Carlo Balzaretti
(1968)
Studio sugli accordi n.1: CHG Hommage a Erik Satie (2017)
Erik Satie
Revèrie du Pauvre (1900?)

Erik Satie ha seminato suono. Il suo ineffabile suono non ha tempo e non ha dimensioni. Un poco come la psiche. Nel suo percorso di musicista spesso disconosciuto dai suoi contemporanei, ha aperto tante vie di vita per la musica del tempo futuro. Ha ispirato tantissimi compositori per quella sua lieve presenza, per la distanza dall’accademismo e per una idea di forma sottintesa. A cento anni dalla sua morte, ricordarlo con un progetto sperimentale è la cosa migliore probabilmente da fare. Satitalie rappresenta un piccolo panorama di quello che alcuni compositori del nostro paese hanno creato in sintonia o quasi con la poetica di Satie. Dunque una panoramica naturalmente non esaustiva di compositori come Danilo Lorenzini che ha fatto della sua ricerca compositiva una continua fonte di sintesi armoniche. E’ il caso di Giulio Castagnoli che lascia nel brano proposto una traccia importante di training autogeno sonoro. Lo stesso fa Filippo Del Corno che crea una composizione infinita, in una sorta di rotondità tanto satiana. Antonio Giacometti ha posto in uso pianistico una serie di variazioni nate in origine per flauto e chitarra, mentre Rossano Pinelli esalta la memoria con una sottile etica del suono sospeso. Marco Taralli individua una forte connotazione satiana nella sua composizione mentre Carlo Balzaretti si spinge sulle posizioni accordali da rendere ciclo continuo non disturbante. I riferimenti satiani sono ad alcune opere come la terza Gnossienne, la rarissima raccolta di tre brani quasi mai ascoltati e la chiosa con una sintesi quanto mai efficace e veritiera di quella che è stata la sua infinita presenza e con l’intento postumo di creare erediti di suoni ineffabili e di infinite combinazioni.

Dettagli

Data:
14 Settembre
Ora:
17:30
Categoria Evento: